TUTTO INIZIO' DA UN GRILLO, DA UN CAVALLO, DA UNA CAPRETTA…giustamente vi starete chiedendo: ”cosa significa tutto ciò ?” …ebbene voi non ci crederete ma per noi , che siamo quattro fratelli, per i nostri genitori, e ancor prima per i nostri nonni… è bastato poco, ma veramente poco, per far nascere nel nostro cuore un legame indissolubile con la terra, con l’antico mestiere del “contadino”… per non farci desiderare niente di diverso da quello che abbiamo già, quello che abbiamo sempre avuto e che con fatica e passione, allo stesso tempo, speriamo di poter trasmettere e lasciare ai nostri figli e alle generazioni che verranno. Non tutti nella vita possono permettersi di scegliere, di essere se stessi, purtroppo non tutti amano il lavoro che svolgono e per questo soffrono e a volte si sentono soffocare…bene a noi capita solo quando siamo lontani da casa. Come quando da piccoli un malanno non ci permetteva di passare le giornate a rincorrere i grilli, o… di sellare il cavallo e perdere la cognizione del tempo passeggiando tra i boschi e i vigneti delle nostre belle colline, o ancora… di non poter veder nascere quel caprettino, sentirlo belare per la prima volta, vedere la sua mamma occuparsene amorevolmente… Tutto questo ci emozionava da bambini, ma continua a farlo anche oggi, giorno per giorno, ad ogni cambio di stagione, e di questo siamo così orgogliosi che non ci basta più condividerlo soltanto con i nostri cari, ma vorremmo farlo conoscere a tutti voi, si certo… proprio a te…che ora stai leggendo questo mio scritto… Ed è così che è diventata chiara, nel nostro immaginario, l’idea di ristrutturare un antico casale rurale…per potervi accogliere in un ambiente famigliare, offrirvi il meglio della nostra cucina casalinga e all’occorrenza ospitarvi per la notte. Venite a trovarci, anche solo per bere un buon bicchiere di vino insieme, o per portare i vostri bimbi ad accarezzare gli animali, saremo lieti di accogliervi con la nostra semplicità e la nostra cortesia, ma soprattutto l’energia e il sentimento che mettiamo nel nostro “lavoro”…